mercoledì 16 febbraio 2011

Scarola orobica sempre più di nicchia


«Week-end gustosi» per valorizzarla
Il suo cuore candido è croccante e il sapore è delicato ma purtroppo va scomparendo dalle tavole dei bergamaschi che spesso sono i primi ad ignorarne l'esistenza. La scarola di Bergamo è una produzione di nicchia (i contadini che la coltivano attorno alle Mura oggi sono meno di 10) che va valorizzata. Da qui l'iniziativa lanciata da Bergamo Mercati che prevede «week-end gustosi» finalizzati proprio alla promozione dell'ortaggio caratteristico del nostro territorio. «L'iniziativa – come spiegato nella sede di via Borgo Palazzo – si svolgerà negli ultimi due fine settimana di febbraio e prevede l'inserimento nei menù di 10 ristoranti di Città Alta aderenti una o più specialità a base di scarola bergamasca».

Coltivata da secoli sui fazzoletti di terra attorn o alle Mura di Città Alta, soprattutto in Borgo Canale oltre Porta Sant'Alessandro, la scarola di Bergamo si distingue dalle altre varietà in commercio per il particolare processo di imbiancatura delle foglie interne.

Seminata solo in campo aperto a partire da fine luglio, a fine ottobre viene legata con un laccio, cespo a cespo, affinché le foglie interne non prendano luce e inizi un singolare processo di maturazione. Con i primi freddi si trasferiscono le piantine negli scantinati dove gli ortolani le disatendono al buio.

Numerosi i soggetti che credono e sostengono l'iniziativa di valorizzare l'ortaggio bergamasco: l'assessorato alle Attività produttive del Comune di Bergamo, Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti, Coldiretti e Comunità delle botteghe Bergamo Alta. Ecco invece gli esercizi che hanno accolto l'idea e che avranno nel loro menù un piatto a base di scarola: Osteria di via Solata, Trattoria da Ornella, Tre Torri, Da Mimmo, Da Franco, Cooperativa Città Alta, La Marianna, Il Gourmet, Baretto San Vigilio, Mimì la Casa dei Sapori.

L'Eco di Bergamo - 16 febbraio 2011 Cronaca

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