domenica 15 maggio 2011

Giornate da contadini per vincere la diversita'

I centri disabili della città all'agriturismo di Bolgare. Asperti: qui i ragazzi sono felici

È immergendosi nell'atmosfera rurale della campagna bergamasca che i ragazzi di tre centri per disabili del Comune di Bergamo si sono messi in gioco, con una terapia tanto antica quanto legata alla tradizione contadina, capace di far emergere capacità nascoste. Per questi ragazzi speciali, è nato un progetto altrettanto speciale, perché prendendosi cura degli animali imparino ad avere cognizione di sé e degli altri e piantando un seme, osservando crescere il germoglio, comprendano lo scorrere del tempo e delle stagioni.

Al lavoro nelle serre
Da ottobre, su iniziativa dell'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, una quindicina di ragazzi, che frequentano il Cdd di via Pizzo della Presolana del Comune di Bergamo, il Cse «Imballo» per l'autismo e il Cdd «Bonsai» di Celadina, stanno portando avanti un progetto sperimentale. Ogni settimana si recano nel cuore della bassa bergamasca, a Bolgare, dove Arturo Asperti li accoglie nella propria cascina, adattata ad agriturismo e fattoria didattica.

Ad assisterli durante l'intensa giornata di lavoro, i volontari di Aido e Avis di Bolgare, supporto fondamentale per gli operatori dei centri, e ormai in perfetta sintonia con i ragazzi. «È un piacere vederli scendere dal pulmino – racconta Arturo Asperti, titolare dell'agriturismo Asperti di Bolgare –. Quando sono qui sono felici ed entusiasti delle attività che svolgono, sia nelle serre, dove abbiamo già piantato zucchine e insalata, sia con gli animali. Alcuni di loro sono ragazzi davvero speciali, con tanta voglia di fare e tanto da dire». Il lavoro nei campi, sia pur faticoso, a diretto contatto con la terra, con i suoi profumi e le sue diverse forme, sembra essere una delle migliori terapie.

Callioni: il progetto continuerà «Sono entusiasta di questo progetto – afferma Leonio Callioni, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo –. Questo tipo di attività, con tutto il rispetto per i numerosi laboratori che frequentano questi ragazzi, offre loro qualcosa in più. Il contatto con la natura e il duro lavoro da "contadino" permette una valorizzazione delle loro capacità, più di qualsiasi altra attività. Il progetto è nato in via sperimentale, ma confermo che continuerà, visto il grande successo e la soddisfazione dei ragazzi».

Emergono capacità nascoste
Il contatto con gli animali e il lavoro nelle serre è un forte stimolo: «Questa è un'attività diversa da quella svolta all'interno del centro – spiega Maria Galioto, operatrice del Cdd del Comune di Bergamo in via Pizzo della Presolana –. I ragazzi sono entusiasti e in alcuni casi questa tipologia di lavoro permette di far emergere delle capacità finora rimaste nascoste.

Hanno la possibilità di confrontarsi con persone esterne, come i volontari, figure fondamentali per le attività che svolgono all'interno della fattoria. I ragazzi sono molto gratificati anche dai risultati che ottengono dal loro lavoro. Un altro aspetto importante è la sinergia tra i tre centri della città. Grazie a questo progetto i ragazzi possono socializzare e noi operatori ci confrontiamo sulle possibili problematiche».

Diana Noris - L'Eco di Bergamo - Domenica 15 Maggio 2011 CRONACA, pagina 21

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