giovedì 2 giugno 2011

L'orto solidale a due passi dalla citta'

Nella zona della Trucca il progetto dell'associazione Opera Bonomelli e Nuovo albergo popolare
Verdure biologiche e opportunità occupazionali. I prodotti in vendita al Villaggio degli Sposi

Zucchine, erbette, insalata, coste «bio» sono i primi prodotti dei campi che l'associazione Opera Bonomelli e Nuovo albergo popolare hanno iniziato a coltivare. Si trovano nella zona della Trucca e da una settimana è possibile acquistarli al mercatino del sabato mattina al Villaggio degli Sposi o sul posto in via Guerrazzi tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12,30.

Da carpentiere a contadino
«Coltivare la terra mi piace. È faticoso ma dà grande soddisfazione vedere crescere la piante»: a parlare è Fabio Recanati che da alcuni mesi sta lavorando con grande passione al progetto «Orti e verdure per una vita sostenibile». 46 anni, un passato come carpentiere edile, un'esperienza nei campi iniziata con la cooperativa «Biplano» che collabora al progetto del Nap. «Ora lavoro qui part-time, ma in questi giorni di avvio anche 8-10 ore al giorno. Per ora siamo in due.

Quando mi hanno proposto questo lavoro, all'inizio ero perplesso, non ero sicuro che ce l'avremmo fatta. Ora dopo aver montato le serre e seminato, abbiamo i primi raccolti. Siamo una squadra che funziona bene – dice mentre sta legando le piantine di pomodoro –. Ormai penso che questo sarà il mio lavoro». Nella «squadra» anche il 22enne Ibrhaim Ouassou, originario del Marocco, ospite del Nap.

«Per ora gli inserimenti sono due, ma potremmo arrivare a quattro – spiega Giacomo Invernizzi, direttore della struttura di via Carnovali –. L'obiettivo del progetto è infatti offrire opportunità occupazionali agli ospiti del Nap, per i quali il lavoro riveste un'importanza fondamentale nella fase di reinserimento sociale». Ma se gli orti rappresentano un progetto sostenibile per chi lavora, lo è anche dal punto di vista sociale ed ambientale: «Secondo obiettivo è promuovere attraverso la produzione, anche la vendita di verdure biologiche, un processo che porta la valorizzazione dei luoghi e delle persone. I consumatori entrano a far parte del progetto perché favoriscono l'inclusione sociale delle persone che provengono da situazioni di svantaggio», aggiunge Invernizzi.

Oltre agli investimenti del Nap, il progetto «Orti» ha ottenuto sostegno economico dalla Fondazione della comunità bergamasca e dalla Mia. Per gli aspetti sociali e culturali il progetto conta sulla collaborazione dell'associazione Decrescita felice e del coordinamento di Cittadinanza sostenibile, mentre per individuare terreni inutilizzati è intervenuta la Confederazione italiana agricoltori.

Prodotti bio «a km zero» 
Alla richiesta alla Cia ha risposto con interesse Michele Angeloni, coltivatore in pensione, che ha ceduto in comodato gratuito i due ettari di terreno. «La sua esperienza ci sta aiutando – aggiunge Fabio Proverbio, agronomo –. Il terreno è stato già depurato con il trattamento di erba medica ed ha la certificazione biologica». Angeloni, che abita poco distante dall'appezzamento, quotidianamente è presente per offrire il contributo di una tradizione che gli è stata tramandata del nonno e dal padre. «Conosco molte esperienze estere – aggiunge – e sarebbe bello in futuro creare una fattoria didattica a due passi dalla città»

La produzione alla Trucca andrà a pieno regime da settembre. «In questi mesi caldi le coltivazioni sono meno ricche. Traun mese ci saranno pomodori e melanzane. Per la fine dell'estate avremo anche un raccolto di frumento biologico e unagamma di ortaggi sempre più varia» spiega Proverbio. La produzione avrà un marchio identificabile come «Biorto: prodotto naturale, qualità solidale». Si monterà presto anche una casetta in legno per la vendita. E magari ci saranno sentieri percorribili a piedi o in bici per raggiungere gli orti dalla città», aggiunge Invernizzi. Ecco una nuova opportunità per gustare prodotti bio «a km zero».

Laura Arnoldi - L'Eco di Bergamo - Venerdì 03 Giugno 2011 CRONACA, pagina 26

Nessun commento:

Posta un commento