Queste brevi note sono rivolte a coloro che si assumono la
Responsabilità di gestire un Gruppo, una Comunità costituitesi spontaneamente, che
svolgono attività in qualsiasi campo e che prevedono una conseguente
organizzazione tra gli aderenti.
Il Gruppo, o la Comunità, per funzionare devono sapersi
organizzare e gestire in modo che tutti possano svolgere i compiti loro
assegnati nel modo più razionale e produttivo possibile.
Pertanto è necessario che qualcuno si assuma il ruolo di dirigerla,
prevedendo regole di comportamento a beneficio di tutti e non a scapito di
alcuni. Tale ruolo può essere giudicato in diversi modi:
· ° Il più semplice è quello dell’indispensabilità
della sua esistenza organizzativa, e pertanto, cercando di rispettarne i
principi che lo informano;
· ° Il meno semplice è quello di accettarlo coma un “ruolo
necessario ma sopportato”, nel qual caso spesso ignorato;
· ° Quello maggiormente scoraggiante è l’imputazione,
per chi tale responsabilità si assume, di essere additato come un “dictator”
che lede le altrui libertà di comportamento anche se volte all’interesse e all’immagine
comune.
In buona sostanza esiste il rischio che una buona e proficua
organizzazione sia scambiata per una personale “dittatura”.
Mediare tra queste interpretazioni è difficile e comporta, sovente, dover scontrarsi personalmente (e aggiungo,
antipaticamente) con alcuni aderenti.
Si deve essere “sul pezzo” costantemente, a volte
sacrificando altri interessi personali per controllare che tutto funzioni. Dalle
cose più semplici e banali a quelle più importanti. Dal rispetto dei "Regolamenti" all'osservanza degli impegni assunti con altri Enti e/o e Organismi. Pedissequamente controllando e osservando le strutture, il
materiale, la partecipazione e cercare di risolvere i problemi che puntualmente
possono verificarsi.
E innanzitutto è fondamentale il rispetto reciproco tra i componenti.
E innanzitutto è fondamentale il rispetto reciproco tra i componenti.
Il ruolo non è facile, non sempre si viene compresi e
seguiti, ma se l’obiettivo finale è il mantenimento del Gruppo e/o della
Comunità e dei suoi obiettivi condivisi alla fine il bilancio tra “gioie e
dolori” è in pareggio.
E se alla conclusione il ruolo da voi svolto potrà costare anche la mancanza di una personale, seppur minima, gratificazione poco male.
Se il disegno originario è mantenuto e continua, il tempo, galantuomo, vi restituirà i dovuti riconoscimenti.
Se il disegno originario è mantenuto e continua, il tempo, galantuomo, vi restituirà i dovuti riconoscimenti.
Gallicus
Nessun commento:
Posta un commento