mercoledì 14 settembre 2011

Lavori nell’orto di settembre e ottobre



In settembre i lavori nell’orto sono ancora assai numerosi e impegnativi, quasi come in primavera avanzata e nella prima parte dell’estate. Nel mese di ottobre, invece, il minor numero di ore di luce giornaliere ed il progressivo e spesso rapido calo della temperatura riducono di parecchio tutte le attività.
Effettuati i classici lavori di luglio-agosto vediamo nel dettaglio interventi e lavori da effettuare nell'orto nei mesi di
settembre e ottobre.

Ortaggi in piena aria

In settembre i lavori nell’orto sono ancora assai numerosi e impegnativi, quasi come in primavera avanzata e nella prima parte dell’estate. Nel mese di ottobre, invece, il minor numero di ore di luce giornaliere e il progressivo e spesso rapido calo della temperatura riducono di parecchio tutte le attività. Durante questi mesi può piovere anche con frequenza, ma se le precipitazioni fossero insufficienti o mancassero è necessario che irrighiate pur se con quantità di acqua mediamente inferiori – specialmente in ottobre – rispetto ai periodi più caldi. Se non impiegate la pacciamatura, o nelle aiuole dove non la avete adottata, bisogna poi che teniate costantemente pulite le colture da piante infestanti, in particolare dove vi sono ortaggi in piena vegetazione (cavoli, porri, scarola, ecc.). Intervenite quindi, se necessario, impiegando specialmente zappe ed erpicatori di vari tipi e dimensioni in rapporto alle colture in cui dovete operare e soprattutto alle distanze d’impianto degli ortaggi. Anche in questo caso la necessità di eseguire i lavori di diserbo diminuisce man mano che avanza la stagione fredda.
Controllate che i sostegni delle colture (pomodori, melanzane, fagioli e fagiolini rampicanti, ecc.) siano ancora solidi e che compiano la loro funzione fino al termine delle raccolte. In settembre continuate le semine a pieno campo di lattughe e di radicchi da taglio e da cogliere, ravanelli, rucola, spinaci, valerianella, semine che solo nelle località con clima più mite potrete continuare a pieno campo anche in ottobre. Verso metà ottobre potete cominciare inoltre l’impianto dei piccoli bulbi di aglio. Iniziate o proseguite a porre in bianco alcune piante orticole come indivia riccia, scarola, finocchio, porro e radicchio trevigiano precoce, che hanno bisogno di essere sottoposte a questa tecnica per poter migliorare le loro qualità gustative – e anche l’aspetto – prima di essere consumate.
Procedete poi alla raccolta e continuate la conservazione di diversi ortaggi che in questi due mesi offrono la loro produzione abbondante e variata poiché alle colture caratteristiche dell’estate (pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, fagioli, ecc.) si aggiungono quelle dell’autunno-inverno (ad esempio cavoli e radicchi di vario tipo). Per eseguire la raccolta di radicchi, porri, finocchi e anche indivia riccia e scarola potete utilizzare una vanga per scalzare le piante dal terreno, mentre per eliminare le radici (o una loro porzione) e le parti inutilizzabili o guaste, adoperate un coltello a lama lunga. Via via che le colture terminano il loro ciclo produttivo iniziate a sgomberare le aiole dalla vegetazione rimasta e date l’avvio ai lavori di fondo del terreno, in particolare se disponete di suoli pesanti che è impossibile vangare quando sono umidi.
Per distribuire il letame prima delle lavorazioni di fondo del terreno impiegate una forca a tre punte, mentre per la vangatura scegliete una vanga che si adatti al vostro tipo di suolo (a forma di cuore per quelli più pesanti, a lama rettangolare per quelli sciolti). Se disponete di terreni particolarmente compatti o di difficile lavorazione (ad esempio quelli sassosi) può risultare molto utile l’uso, invece che della vanga, dell’apposito robusto forcone.

Interventi fitosanitari

In settembre possono ancora preoccupare alcune malattie causate da funghi microscopici come la septoria del sedano, la ruggine dell’asparago, la peronospora e l’alternaria dei cavoli (specialmente in alcune annate e soprattutto nel cavolfiore) e l’oidio delle zucchine. Contro septoria, ruggine, peronospora e alternaria potete impiegare, sempre a scopo preventivo, ossicloruro di rame-20; eseguite un uguale intervento preventivo anche ai nuovi impianti di fragola. Se invece volete contrastare l’oidio, potete utilizzare lo zolfo bagnabile normale-80 non effettuando i trattamenti nelle ore più calde della giornata, cioè quelle centrali, per evitare scottature alle piante. Se, come è possibile, si prolungassero o si verificassero nuovi attacchi di afidi tali da compromettere le colture – come potrebbe succedere nei fagiolini – potete impiegare un prodotto a base di pirimicarb-17,5.
Il pirimicarb-17,5 si può utilizzare su cavoli, carciofo, lattuga, indivia, sedano, cucurbitacee, solanacee, legumi, carota, bietola rossa, rapa, cipolla, patata, fragola. In prossimità della raccolta, in caso di assoluta necessità, potete impiegare invece – come indicato anche ne I Lavori di luglio-agosto – piretrine naturali-4 o piretrine sintetiche- 2,39 purché il loro uso sia ammesso negli ortaggi che devono venire trattati. Se vi fossero problemi causati dalle cavolaie su diversi tipi coltivati di cavoli è consigliabile che impieghiate un prodotto a base di Bacillus thuringiensis. Nel mese di ottobre, visto anche l’abbassarsi della temperatura, la più ridotta attività vegetativa e in genere la minore incidenza degli attacchi causati da malattie e parassiti animali, di solito non è necessario, almeno nel nord Italia, che effettuiate nei piccoli orti trattamenti antiparassitari.
Arieggiate invece il più possibile le colture protette per diminuire la condensa che si può formare al loro interno e prevenire i danni provocati da marciumi. Quando iniziate i lavori di fondo per la preparazione del suolo evitate di interrare i residui di coltivazione di diversi ortaggi (cavoli, radicchi, lattughe, ecc.) per impedire un’ulteriore diffusione di marciumi che spesso arrecano gravi problemi a diverse piante da orto. Perciò scavate una buca profonda – almeno 50 cm – lontano dalla superficie coltivata e gettate in tale buca i resti delle colture. Distribuite quindi sopra questi residui uno strato di calce viva in polvere e poi richiudete la buca stessa.

I lavori per melanzana, peperone e peperoncino, pomodoro

Pulite le aiuole, effettuate le ultime concimazioni in copertura (settembre) e irrigate preferibilmente per scorrimento-infiltrazione laterale, oppure a mezzo di manichette. Continuate a legare ai tutori ed a tenere sempre ben sorrette le piante, specialmente quelle di pomodoro.

Potete raccogliere pure per tutto ottobre (o quasi per il pomodoro). Per la patata, sorvegliate i tuberi conservati in magazzino per entrambi i mesi perché la presenza di qualche patata guasta potrebbe provocare ulteriori marciumi. Se lo ritenete opportuno, in rapporto anche alle vostre necessità e agli usi che ne fate, suddividete le patate a seconda delle loro dimensioni (piccole, medie, grosse).

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