giovedì 5 gennaio 2012

Terreno per viti e ulivi agli allievi del corso di Operatore agricolo



Educazione alla sostenibilità dell'ambiente, attività pratica e molto altro: una mentalità imprenditoriale con cui sviluppare l'economia del territorio.
Il corso di Operatore agricolo, inaugurato nel 2009 dall'Istituto Engim di Valbrembo, amplia le proprie attività, e dopo il lavoro svolto nello spazio agricolo messo a disposizione dall'azienda locale Gritti, arriva la novità del 2012. «Abbiamo iniziato una collaborazione con l'agriturismo Marco di Valbrembo – spiega il vice direttore regionale dell'Ente, Giuseppe Cavallaro – dove i nostri ragazzi otterranno lo spazio necessario per la piantumazione di un vigneto e di un uliveto, fornendo la manodopera indispensabile che sarà guidata dai nostri agronomi, docenti presso l'istituto».
La tradizione dei GiuseppiniL'obiettivo, dunque, è quello di farsi attori delle future domande lavorative del territorio, creando su un terreno libero nuovi spazi agricoli che saranno interamente seguiti dai ragazzi iscritti al corso professionale presso l'Istituto dei Padri Giuseppini. «Seguendo questa linea ci facciamo prosecutori di una tradizione secolare avviata dai Giuseppini nel 1902 – racconta Cavallaro – in un'area particolarmente propensa alle attività agricole quale è Valbrembo».
Da quest'anno, quindi, l'agriturismo Marco inizierà ad aumentare la produzione di vino e introdurrà quella di olio: entrambe saranno portate avanti dai ragazzi, che vedranno il loro lavoro inserito nel programma didattico. «I nostri allievi vengono formati con attività di laboratorio per otto ore settimanali, sia presso i terreni messi a disposizione delle aziende, sia con attività svolte all'interno
della nostra struttura».
Il sogno: una cooperativaA questo si aggiungono anche gli stage annuali, che prevedono due settimane in primavera e altrettante in autunno: sono una trentina le azienda del territorio preparate per ospitare i ragazzi nel triennio di studio e pratica. «La Regione Lombardia non richiede competenze esclusivamente agricole per il rilascio di un certificato, ma anche quelle base per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione – sottolinea Cavallaro – e noi offriamo la possibilità di ottenere una qualifica europea di Secondo Livello».
Quando il progetto era partito, nel 2009, il numero di allievi auspicato era di almeno dodici: a conti fatti se ne presentarono circa il doppio, riconfermandosi poi sul numero di venticinque iscritti per ognuno degli anni scolastici a seguire. «Visti gli ottimi risultati, posso coltivare il sogno di creare una cooperativa che offra servizi per il territorio – svela Cavallaro – di cui gli alunni qualificati potranno entrare a far parte come soci una volta terminati gli studi».
Risorsa per il territorioSi tratterebbe infatti di una risorsa importante per il territorio, che presenta un panorama ancora abbondante di terrazzamenti coltivabili con cui tener vivo il settore agricolo locale.
«La logica odierna vede l'azienda fare domande e la popolazione rispondere alle esigenze economiche – conclude Cavallaro – noi vogliamo iniziare un percorso inverso, dando la possibilità alle aziende di crescere e ampliare la domanda lavorativa per il futuro dei nostri ragazzi».

Cristiano Gamba - L'Eco di Bergamo - Mercoledì 04 Gennaio 2012 CRONACA, pagina 29

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