giovedì 20 febbraio 2014

Come coltivare gli asparagi



Substrato:
deve necessariamente prevedere scioltezza, allo scopo di impedire la marcescenza del delicato apparato radicale, molto sensibile ai ristagni di umidità.
Concimazione: dopo la vangatura, procedi con un'abbondante concimazione, sia organica sia minerale. Pareggia la superficie, sminuzza le zolle, scava una piccola buca e introduci la piantina, sempre provvista del suo pane di terra.
Frutti e semi: soltanto le piantine femmina producono frutti, mentre entrambe, maschio e femmina, possono produrre turioni. Ogni singolo seme origina un nuovo esemplare.

Preparazione dell'asparagaia:
con la vangatura interra un'abbondante strato di letame. Puoi eseguire l'operazione anche appena prima della messa a dimore della piantina.
Le piantine di asparagi vanno trapiantate da maggio a fine autunno.  Le giovani piantine cresciute in vasetto per circa 2-3 mesi avranno sviluppato giovani radici rizomatose, che si svilupperanno in zampe. Ad un anno dal trapianto, dal terreno spuntano radi ed esili turioni che devono essere lasciati rinforzare. 
Lasciato sviluppare, il turione si ramifica e origina numerose e abbondanti foglioline. A fine estate, se è stata effettuata una buona concimazione nitricain primavera, l'asparagaia si trasformerà in un ammasso di vegetazione piumosa che alimenta lo sviluppo delle zampe.
Negli anni successivi il rigoglioso sviluppo vegetativo estivo richiede di essere sostenuto utilizzando pali e fili.
 
In questa fase l'asparagaia ha bisogno di periodiche irrigazioni. A tre anni dal trapianto puoi iniziare la raccolta scegliendo fra i turioni più voluminosi e ben sviluppati. Al termine dell'operazione, lascia sviluppare la vegetazione.
Modalità di raccolta: in mancanza dell'apposito coltello raccoglitore, puoi utilizzare uno normale, da cucina. Asporta necessariamente il turione tagliandolo almeno 2-3 cm al di sotto del piano di coltivazione, per evitare fenomeni di marcescenza.
Buon lavoro

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