Verdure, erbe aromatiche,
micro-ortaggi e piante da interno: come fare l’orto in casa e sul balcone
Siamo costretti a una
vita casalinga, che però può essere immersa nella natura. Vi sveliamo qualche
semplice trucco per moltiplicare il verde dentro e fuori le mura domestiche
Non c’è nulla di più soddisfacente che
vedere una pianta crescere rigogliosa grazie alle nostre cure, meglio
ancora se a fine giornata se ne possono (letteralmente) cogliere i frutti, come
una piantina di fragole, o un cespo di insalata. Vivendo in città e molto
spesso in condomini (in questi giorni le nostri piccole “prigioni” private a
causa del coronavirus), molti di noi sono lontani anni luce dal
rinvigorimento quasi spirituale dato da alcuni atti semplici. Ad esempio
infilare una mano nella terra, annusare il profumo di una pianta di rosmarino o
raccogliere dei pomodori maturi da portare direttamente in tavola.
Tuttavia si può rimediare: possiamo
iniziare a guardarci attorno e scoprire come sfruttare le potenzialità della
nostra casa per circondarci di verde e perfino coltivare parte della frutta
e della verdura che mangiamo. Come? Ecco una breve guida che vi accompagnerà
passo passo in questa avventura.
Moltiplicare le piante che già abbiamo
Ogni casa ha almeno una pianta da
interno, anche se impolverata e abbandonata in un angolo al suo triste destino.
Perfino chi sostiene di non avere un pollice verde prima o poi incontra nella
sua vita il tipo di pianta che sopravvive all’incuria o alle cure eccessive. E allora
perché non rinverdire tutta la casa, moltiplicando quell’esempio di
successo?
Se vivete in una casa molto esposta alla
luce, con una bassa umidità, e vi siete accorti, non a caso, che le piante
grasse con voi prosperano e addirittura fioriscono, potete provare a
tagliarne una foglia o una ramificazione laterale, lasciarla seccare per 24
ore e poi posizionarla in un sottovaso riempito di terriccio, da tenere umido
finché non si sviluppano le radici. Dopo poco spunterà una minuscola piantina
che potrà essere trasferita in un vaso.
Per le piante tropicali, che invece prosperano in un ambiente più umido, basta tagliare un rametto
di poche decine di cm, eliminare 2-3 foglie alla base e riporre in acqua (che
va cambiata ogni 3-4 giorni), finché non si sviluppano radici consistenti. A
quel punto la nuova pianta può essere trasferita in vaso. Et voilà!
Comporre un
giardinetto aromatico
Chi ama cucinare e ha una cucina ben
esposta al sole, non può non cedere alla tentazione di avere sempre a
disposizione un po’ di erbe aromatiche fresche, direttamente dalle piantine,
per dare brio ai propri piatti e spargere profumi accattivanti tutt’intorno. Se
non si può approfittare di un davanzale spazioso per allineare i vasetti con le
varie piantine che si sono scelte, niente paura: basta sfruttare lo spazio
in verticale.
Una disposizione esteticamente molto appagante può essere quella di una
serie di portavasi sospesi, realizzabili a mano con la tecnica del
macramé (il web è piena di utili tutorial), dove inserire le piantine, una
sopra l’altra. Chi è appassionato di bricolage può fissare delle fascette
metalliche a un asse di legno, avvitare l’asse al muro e infilare nelle
fascette dei vasi di vetro (quelli delle conserve, per esempio), dove avrà
inserito le piantine aromatiche.
Coltivare micro-ortaggi, dai semi alla
tavola
Mai sentito parlare dei micro-ortaggi?
Si tratta di piantine giovani e tenere di vari tipi di ortaggi e erbe
commestibili, si possono facilmente coltivare in casa e sono pronti per
essere mangiati in un arco di tempo che va dai sette ai venti giorni dopo la
semina.
Per coltivarli in casa avrete bisogno di
contenitori di plastica come vaschette e vassoi, alti al massimo 5 cm,
di terreno a impasto misto e di una buona illuminazione (in mancanza di
quest’ultima, si può ricorrere a delle lampade LED per la coltivazione).
I semi dei micro-ortaggi vanno sciacquati e immersi in acqua, poi seminati
nel terreno con una densità di 1-4 semi per cm². Li si deve spruzzare di acqua,
coprire con la pellicola e lasciare al buio per 2-3 giorni in modo da favorire
la germinazione. Dopodiché vanno riportati alla luce e, quando avranno iniziato
a sviluppare le prime foglioline, li si può raccogliere e gustare. Se si
tagliano le piantine a pochi millimetri dal suolo, si favorisce la ricrescita
così da averle a disposizione per tutta la stagione.
Attrezzare il balcone
per crescere frutta e verdura
Chi è così fortunato da avere a
disposizione un balcone, può prendere in considerazione l’idea di impostare
un piccolo orto personale. Prima di passare all’azione, valutate le
condizioni in cui vi trovate: il balcone è esposto a sud e riceve molta luce,
oppure rimane per buona parte della giornata in mezz’ombra? Quanto spazio si ha
a disposizione? Qual è la portata della soletta? In base alle risposte a queste
domande, si può iniziare a radunare l’occorrente.
Un buon terriccio, unito a del compost
genuino (più avanti scoprirete come avviarne una produzione domestica), è la
base del successo. Tutto il resto dipende dalle variabili: le varietà di
frutta e verdura, per esempio, andranno scelte valutando le singole necessità
di illuminazione e irrigazione – tra le più accessibili per un
principiante, le fragole e la lattuga.
I vasi (di plastica? Terracotta? Tessuto?) saranno da selezionare
considerandone il peso e la velocità di evaporazione dell’acqua al loro interno
– la plastica è più leggera e trattiene più a lungo l’umidità, la terracotta
l’opposto. Le dimensioni dei vasi andranno accordate ai tipi di piante e
alle dimensioni del balcone. Infine, qualche attrezzo utile: una zappetta, un
annaffiatoio, delle forbici o cesoie.
Mantenere l’orto sul balcone senza
grandi sforzi
Siete pronti. Vi siete procurati tutto
il necessario, avete approfondito ogni informazione utile, la stagione
primaverile è alle porte e non vedete l’ora di iniziare. Non vi resta che memorizzare
tutto ciò che vi servirà fare per mantenere il vostro orto rigoglioso e fertile.
Prima di tutto, prestate attenzione
quando travasate le piantine nei vasi che avete scelto per comporre il vostro
orto dal balcone: ogni pianta avrà bisogno di una certa distanza e di una
determinata profondità, nonché, in alcuni casi, di tralicci per sostenerne
la crescita o di tettucci per ripararne le foglie dalla pioggia o dal sole
diretto.
Ricordatevi di irrigare la sera o la mattina presto: più si aspetta nel corso della
giornata, più alto è il rischio che l’acqua evapori prima di idratare
efficacemente le piante. Attenzione anche alla raccolta: il taglio della
lattuga e di altre verdure simili, ad esempio, dev’essere fatto a una certa
distanza dal terreno, per permetterne la ricrescita.
Allestire gli optional: mini-serra, raccolta dell’acqua piovana e
vermicompost
Arrivati a questo punto, siete ormai dei
semi-professionisti della coltivazione domestica. Che fare per passare al
livello successivo? Il primo passo, che non richiede particolari accorgimenti,
è quello di posizionare un bidone per raccogliere l’acqua piovana, ottimale sia
per le piante da interno che per l’orto (se vivete in una zona
particolarmente inquinata, tuttavia, potreste dover valutare più attentamente
la qualità dell’acqua).
Un altro interessante upgrade può
essere quello di costruire una piccola serra da balcone per ospitare le
piante più delicate o dare una sferzata di energia a quelle di cui volete
incrementare la produzione.
Ultimo spunto è quello di avviare un
micro-allevamento di lombrichi, per produrre del fertilizzante organico, il
vermicompost, con cui nutrire le vostre piante: in un contenitore
apposito (la vermicompostiera, appunto), va preparato un substrato su cui
collocare i vermi e unire poi i rifiuti organici, di cui essi si nutriranno
producendo il compost.
Tutto chiaro? Forse qualcuna di queste attività è difficile da realizzare
con i blocchi di questi giorni, che impediscono di accedere ai luoghi di
vendita (ad eccezione dei supermercati). Tuttavia iniziate a progettare i
vostri spazi verdi – e dove riuscite, a realizzarli: sono un ottimo modo per
trascorrere il tempo e soprattutto sono il primo passo di una rivoluzione green
che parte da casa vostra.
scritto da Marta Semperboni
Da L’Eco di Bergamo