venerdì 25 febbraio 2011

LA SEMINA NELL’ORTO

Semine primaverili in pieno campo e in ambiente protetto, letto caldo e seminiere. 
“È ora di seminare gli ortaggi che pianterete da metà aprile in avanti.

Come anticipare le semine primaverili
Qualche tempo fa dedicammo un post alle varie tecniche di semina, che si possono effettuare tutto l'anno, ma che trovano proprio nel periodo che sta per aprirsi il loro momento di massima diffusione negli orti domestici. La maggior parte delle verdure che possiamo coltivare nel nostro orto, infatti, cominciano con la fine dell'inverno il loro ciclo vegetativo per regalarci ortaggi freschissimi a partire dalla primavera, quando i cestini ricominceranno a riempirsi dopo la penuria invernale. Chi voglia anticipare il ciclo colturale delle proprie verdure potrà procedere alla semina forzata in semenzai, cassette o cellette.

I semenzai sono piccoli fazzoletti di terra lavorata finemente dove seminare per la produzione di piantine a radice nuda da trapiantare in piena terra quando il clima lo consente. Per anticipare le colture primaverili può risultare utile costruire semenzai in luoghi riparati o sotto tunnel, allo scopo di proteggere le piantine dal vento freddo e dalle ultime gelate invernali. Ancora più efficace, ma anche laboriosa, è l'adozione della tecnica di semina in letto caldo, vale a dire in semenzai riscaldati artificialmente o mediante il ricorso a espedienti naturali per ricreare condizioni di temperatura ideali alla corretta germinazione delle specie che si intende coltivare. Dedicheremo prossimamente un post alla costruzione di un semenzaio riscaldato utilizzando letame appositamente collocato sotto il letto di semina.




Semenzaio in pieno campo

Una valida alternativa al ricorso al semenzaio può essere la semina in cassette, ideale per la produzione di una quantità ridotta di piantine. Per ovviare alla scarsità di spazio a disposizione nelle cassette può essere utile, qualche settimana dopo la germinazione, ripicchettare le piantine in vasetti dove avranno modo di crescere ulteriormente in attesa del trapianto definitivo in piena terra.

Questo tipo di semina e è particolarmente indicata per chi, non avendo a disposizione grandi spazi nell'orto da dedicare alla costruzione di tunnel o serrette, voglia comunque anticipare le proprie colture, magari approfittando della possibilità di spostare le cassette in luoghi riparati di notte per proteggerle dal gelo e all'aperto di giorno per fruire della luce delle sempre più lunghe giornate primaverili.
Che si ricorra al letto caldo o alla semina a temperatura ambiente, l'uso di semenzai e cassette può trovare impiego per le specie orticole che sopportano bene i trapianti, ma comporta grandi rischi di fallimento per tutte le verdure che, viceversa, sono particolarmente sensibili a tali pratiche colturali.
In questo caso un'alternativa particolarmente valida è la semina in vasetti o cellette, consistente nell'interramento dei semi in piccoli vasetti o contenitori alveolati pieni di terriccio (solitamente da uno a tre semi per celletta) e nel successivo diradamento, lasciando una pianta per ogni alveolo. Questa tecnica consentirà la produzione di piantine con pane di terra che potranno facilmente essere collocate a dimora in pieno campo quando la stagione lo consentirà, senza arrecare alcun danno alle radici e riducendo al minimo gli stress dovuti ai trapianti.




Semenzio riparato

Pomodori, peperoni, melanzane, basilico, radicchi, insalate e cavoli si prestano bene al trapianto a radice nuda e quindi alla semina in semenzai o cassette. Per le cucurbitacee sarà invece obbligatorio ricorrere ai vasetti, data la grande difficoltà che incontrano le radici di queste piante ad attecchire dopo bruschi trapianti.

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