martedì 24 ottobre 2017

Ne abbiamo fatta di strada da quel lontano 4 febbraio 2009.



Fu quel giorno che, assieme ad altri 6 amici, ortolani per hobby, si decise di costituire un'Associazione per coltivare, in comunità, un'area messa a disposizione dall'istituto Scolastico Statale di Agraria di Bergamo.

Ma facciamo un passo indietro.

Precedentemente, con altri amici dilettanti orticoltori, avevamo a disposizione alcuni spazi comunali di via Rovelli, accanto al Centro Anziani. Oltre ai rispettivi appezzamenti di orto assicuravamo la manutenzione dell'ampia area adibita a giardino e piante aromatiche.
Improvvisamente, nel mese di gennaio del 2009, da parte dell'Assessore e del Responsabile dell'Orto Botanico di Città Alta,  ci vengono poste condizioni inaccettabili per poter continuare la nostra attività.

In buona sostanza dovevamo accettare che i prodotti degli orti coltivati (una decina) fossero messi a disposizione di chiunque frequentasse l'area.

Ovviamente tale proposta significava, e non troppo larvatamente, che l'orticoltore, che curava la sua porzione di orto,  poteva trovarsi un mattino con tutti i prodotti già raccolti da altri.

Proposta indecente rivolta a coloro che lavorano tutto l'anno per raccogliere qualche kilogrammo di verdure e che potevano ritrovarsi senza i prodotti frutto della sua fatica. Ma proprio perché era indecente e non ricevibile, aveva lo scopo preciso di farci "sgomberare".
Ovviamente, non venne accolta alcuna nostra rimostranza e vennero scartate tutte le nostre proposte alternative: ce ne andammo in blocco.

Qualche giorno dopo, preso atto della situazione e consultato il Preside dell'Istituto di Agraria, decidemmo di organizzarci spontaneamente, sotto forma di Associazione che denominammo "Amici del Giardino Comunitario" e con l'Atto costitutivo, per l'appunto siglato da sette Soci fondatori, iniziò la nostra avventura.

Ai 7 fondatori dell'Associazione che firmarono l'Atto costitutivo: , Ghioni Ambrogio, Locatelli Piermarco, Quarti Giuseppe, Previtali Gustavo, Sangalli Alberto, Visani Giovanni e Zenoni Marco, ben presto si unirono altri orticoltori dell'Orto di via Rovelli: Achilli Annamaria, Pellegrini Sergio e Riccardo Schwamenthal.

 

Contemporaneamente ci associammo all'Auser Provinciale di Bergamo, l'Onlus che ha tra i propri obiettivi lo sviluppo delle relazioni intergenerazionali e la trasmissione delle esperienze dalle vecchie alle nuove generazioni.

Ci venne affidato uno spazio, abbastanza ampio da contenere una decina di lotti, ciascuno di circa 25 metri quadri, sufficienti per continuare l'attività orticola.

Unitamente al terreno ci fu permesso di utilizzare un vecchio pollaio, ormai in disuso, da impiegare come deposito per le nostre attrezzature con ampio spazio antistante.
Il terreno era da dissodare, arare, sarchiare, concimare e recintare, il tutto utilizzando il materiale depositato e dimenticato da anni in un angolo, all'aperto e sotto alcune vecchie  tettoie della scuola.

Autotassandoci e grazie ad un'elargizione di qualche centinaio di euro, da parte di una Banca cittadina, e di una fornitura di tubi in plastica, per l'impianto idrico, da parte di un'Azienda in loco, trasformammo lo spazio concessoci in un piccolo paradiso verde. La spesa sostenuta, tuttavia, fu notevole per le nostre finanze, oltre 1600 euro.

Il progetto prevedeva un'area antistante gli orti da adibire a giardino per la messa a dimora e la coltivazione di alberi da frutto, erbe aromatiche e fiori. A seguire l'ingresso agli orti organizzati con vialetti divisori e con una fontanella artigianale, necessaria all'irrigazione estiva. Non mancava il pergolato sotto il quale sistemammo un tavolino e due panche per le soste durante le ore più calde.

Lavorammo sodo per oltre un mese nell'approntare l'area e dare il via alla coltivazione vera e propria all'inizio della primavera del 2009.

Ma il nostro sogno, e progetto finale, andava oltre.

L'avevo volutamente inserito nelle "finalità" dell'Associazione all'articolo 1: «...per il perseguimento esclusivo di finalità di solidarietà sociale, .........si propone di sviluppare l'iniziativa di operare in tutti i modi utili a favore delle famiglie e dei singoli svantaggiati, per superare il rischio o le conseguenze dell'emarginazione soprattutto dei più deboli.».
E nell'ambito scolastico quale miglior attenzione avremmo potuto rivolgere se non agli alunni diversamente abili ?

Con il Responsabile scolastico avviammo un progetto che avrebbe coinvolto gli studenti diversamente abili dell'Istituto: Il "Progetto Iris". Da parte nostra avremmo presentato un programma annuale che, dopo l'approvazione degli Organismi scolastici, sarebbe diventato formalmente esecutivo.
« Obiettivi formativi del Progetto Iris
Progetto elaborato per alunni che presentano un ritardo cognitivo medio e medio-grave, ed ha la finalità di promuovere le autonomie sociali e personali attraverso la realizzazione di un laboratorio di serra.
Il progetto s’inquadra nella realizzazione di interventi didattici finalizzati all’acquisizione di abilità cognitive, operative e comunicative attraverso concrete esperienze di lavoro. Le attività pratico-operative si propongono di aiutare i ragazzi in difficoltà ad esprimersi al meglio attraverso il “ fare “, inteso come progettazione e realizzazione di  sequenze operative.»

In concreto il Progetto consiste nell'utilizzo di una serra dismessa per il loro coinvolgimento nell'addestramento e l'assistenza, in orario scolastico, e mettendo a disposizione di ciascun ragazzo un piccolo lotto di terreno,  istruendolo nei vari processi di coltivazione dei prodotti ortofrutticoli durante l'orario scolastico. 

I prodotti maturati durante il periodo del "Corso" sono a loro disposizione  e, al termine dell'anno scolastico si procede alla consegna di un "Attestato di frequenza" alla presenza del personale scolastico e delle famiglie dei ragazzi coinvolti.

Oltre l'attivazione del Progetto Iris, un altro obiettivo é alla base dell'Associazione, quello di condividere tra gli "amici" l'hobby dell'orticoltura con spirito comunitario, senza barriere e senza rivalità, con lo spirito aperto ad esperienze di gruppo.

Nel corso degli anni, si sono alternati diversi amici, in alcuni casi per motivi di età, in altri per eventi luttuosi, ma le nuove forze che li hanno sostituiti hanno mantenuto lo stesso spirito che ha informato inizialmente l'Associazione.

Nel 2016, é stata sottoscritta una Convenzione formale con l'Istituto Scolastico di Agraria, grazie alla quale sono stati messi a disposizione ulteriori spazi da destinare alle attività orticole.

Nello stesso anno, grazie ad un contributo degli Istituti Educativi della Provincia di Bergamo, é stato possibile rifare completamente l'impianto d'irrigazione, al fine di evitare onerose perdite d'acqua lungo il vecchio percorso, realizzato artigianalmente nel 2009.

Altra importante realizzazione, degli ultimi anni, é stata l'allacciamento dell'impianto elettrico nel deposito - magazzino che permette di avere l'energia elettrica per l'utilizzo di attrezzature atte alla riparazione degli attrezzi ammalorati.

Quanta strada abbiamo fatto in questi dieci anni. Quanti amici sono passati, condividendo le nostre attività e rendendo un servizio alla comunità e quanti sacrifici, anche economici, sono stati superati.

Ci sono ancora cose da fare, oltre il pressoché lavoro quotidiano, cose che con la tenacia che ci contraddistingue prima o poi saranno realizzate.

La nostra storia fotografica é sulla pagina 

https://coltivalorto.blogspot.it/p/album-fotografico-del-progetto-iris.html


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