martedì 26 settembre 2017

Le principali operazioni nella coltivazione della vite




1.    la zappatura sul filare, da effettuarsi nei mesi di febbraio o marzo, ha lo scopo di eliminare le erbe infestanti e di preparare il suolo per l’interramento del concime, organico o chimico; deve essere una lavorazione superficiale, per non rischiare di danneggiare le radici.

2.    dalle gemme sul tralcio di un anno si formano i grappoli e i viticci; a questo stadio di crescita non sono ancora necessari trattamenti antiparassitari.

3.    l’allegagione è la prima fase della fruttificazione ed è un momento delicato: la fecondazione dei fiori è influenzata dalle condizioni climatiche, dal numero di fiori sul grappolo, dal numero di grappoli sulla pianta.

4.    nel periodo primaverile non è utile eliminare le femminelle ancora poco sviluppate, specie se sono in prossimità del grappolo; contribuiscono infatti al suo nutrimento.

5.    per legare i tralci ai tutori in filo di ferro esistono metodi più o meno perfezionati; quello illustrato, che utilizza robusti nastri autostringenti, è indicato per i cordoni permanenti.

6.    per i tralci che saranno eliminati l’anno successivo sono più indicati i legacci da applicare con apposite legatrici manuali. Meno pratici su estese coltivazioni, ma più economici, sono i legacci usati anche per i pomodori. La potatura verde, o estiva, è un’operazione complessa, perché c’è il rischio di modificare in peggio l’equilibrio della pianta.

7.    siamo sicuri di non sbagliare se effettuiamo la sfemminellatura poco prima della maturazione, allo scopo di arieggiare il grappolo.

8.    per lo stesso motivo si può cimare il tralcio fruttifero, almeno cinque gemme oltre il grappolo.
  

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