1. la zappatura sul filare, da
effettuarsi nei mesi di febbraio o marzo, ha lo scopo di eliminare le erbe
infestanti e di preparare il suolo per l’interramento del concime, organico o
chimico; deve essere una lavorazione superficiale, per non rischiare di
danneggiare le radici.
2. dalle gemme sul tralcio di un anno si
formano i grappoli e i viticci; a questo stadio di crescita non
sono ancora necessari trattamenti antiparassitari.
3. l’allegagione è la prima
fase della fruttificazione ed è un momento delicato: la
fecondazione dei fiori è influenzata dalle condizioni climatiche, dal numero di
fiori sul grappolo, dal numero di grappoli sulla pianta.
4. nel periodo primaverile non è utile
eliminare le femminelle ancora poco sviluppate, specie se sono in prossimità
del grappolo; contribuiscono infatti al suo nutrimento.
5. per legare i tralci ai
tutori in filo di ferro esistono metodi più o meno perfezionati; quello
illustrato, che utilizza robusti nastri autostringenti, è indicato
per i cordoni permanenti.
6. per i tralci che saranno eliminati
l’anno successivo sono più indicati i legacci da applicare con apposite
legatrici manuali. Meno pratici su estese coltivazioni, ma più economici, sono
i legacci usati anche per i pomodori. La potatura verde, o estiva,
è un’operazione complessa, perché c’è il rischio di modificare in peggio
l’equilibrio della pianta.
7. siamo sicuri di non sbagliare se
effettuiamo la sfemminellatura poco prima della maturazione,
allo scopo di arieggiare il grappolo.
8. per lo stesso motivo si può cimare il
tralcio fruttifero, almeno cinque gemme oltre il grappolo.
Nessun commento:
Posta un commento